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Muk Yan Chong - Uomo di legno
La forma all'uomo di legno è costituita da 116 movimenti che vengono eseguiti al Muk Yan Chong, dal quale la forma stessa prende il nome. Con questa forma, il praticante di Wing Chun impara a gestire un avversario molto pesante i cui angoli sono indeformabili o viceversa che utilizza attacchi veloci in angoli inusuali e a gestire l'energia dei propri colpi, che l'uomo di legno restituisce sotto forma di vibrazioni.
Il Muk Yan Chong è un attrezzo usato nella pratica del Wing Chun e in altri stili di Kung Fu della Cina meridionale. È costituito da un tronco di legno, dal quale sporgono tre pioli a simulare le braccia (due più in alto, a formare una V; il terzo poco più in basso, centrale) e uno, più lungo e curvo, in funzione di gamba.
Di solito viene fissato ad una parete tramite dei sostegni, in modo che possa vibrare ai colpi del praticante.
Nella pratica dell'uomo di legno si aggregano e sviluppano in modo istintivo tutte le tecniche delle forme a mani nude precedentemente studiate.
Rappresenta un attrezzo molto importante per far vivere i principi di wing chun così da sviluppare a pieno la gestione del corpo soprattutto nella distanza ravvicinata.
Essendo l'ultima forma a mani nude del sistema, vediamo che alcune perplessità e interrogativi naturali incontrati durante lo studio del sistema, come per incanto svaniscono. Le angolazioni di attacco vengono automaticamente perfezionate, le braccia sempre di piu' acquisiranno la proprietà di passare velocemente da un impatto ad un altro rimbalzando ed insinuandosi tra i tre coni del pupazzo come il corpo di un "drago" che si avvolge, si stende e cambia continuamente direzione per aggirare gli ostacoli che incontra.
E' il mezzo per migliorare le capacità acquisite nel Chi Sau e sviluppare un tipo di forza esplosiva a brevissima distanza che consente di colpire l'avversario utilizzando piccole aperture e da queste far passare colpi esplosivi che mirano a finire e/o far perdere l'equilibrio anche al più grosso degli avversari
La strategia principale è la grande mobilità finalizzata a controllare la linea centrale da tutte le angolazioni.
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