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I principi del Wing Chun

 

Gli otto principi del Wing Chun (4 del combattimento e 4 della forza) fanno si che il praticante assimili un sistema di difesa istintiva che gli consente di adattarsi immediatamente ai movimenti e alla forza con cui l'aggressore lo attacca.
Questi principi sono estremamente semplici ma richiedono pratica costante e perseveranza nello studio delle Forme e del Chi Sao. Ed è soprattutto nelle tecniche propedeutiche al Chi Sao e nel Chi Sao stesso che questi principi devono essere interiorizzate in modo che diventino la risposta istintiva in caso di situazioni reali di aggressione.


 

 Principi del combattimento 


  • Se la strada è libera avanza

Avanzare coperti e colpire seguendo la traiettoria più breve è il principio di base. Se l'avversario si scopre, e quindi la strada è libera, andiamo a bersaglio in maniera risolutiva nel più breve tempo possibile.

  • Se la strada è chiusa "appiccicati" all'avversario

Se l'aggressore cerca di reagire non bisogna lasciargli l'opportunità di staccarsi e organizzare un contrattacco. Perciò attaccatevi a lui come un guanto, non lasciategli il tempo di retrocedere e organizzarsi, ma continuate ad attaccarlo.

  • Se l'avversario avanza, cedi

Normalmente un aggressore è fisicamente più forte della sua vittima, per questo nel Wing Chun ci si allena ad avere la meglio su forze superiori alla nostra. Il Chi sao insegna semplicemente a "svuotarsi" quando un attacco è troppo forte, e a reagire cambiando il proprio angolo e la propria posizione rispetto all'avversario.

  • Se l'avversario indietreggia seguilo

Anche se un nostro attacco viene evitato, ne segue immediatamente un altro - Il Chi sao allena i riflessi a sentire immediatamente qualunque "buco" nella difesa dell'avversario e ad approfittarne immediatamente, senza esitazione.

 


Principi della forza

 

 

  • Liberati della tua forza

Occorre essere rilassati, non tesi, per muoversi con fluidità e reagire alle azioni del proprio aggressore. Dando per scontato che non possiamo vincere lo scontro con i muscoli, la nostra stessa forza non deve diventare un freno, bensì dobbiamo lasciare la muscolatura rilassata, per poterci muovere nella maniera più continua e veloce possibile.

  • Liberati della forza dell'avversario

Questo è spiegato bene nel terzo principio di combattimento. Quando un aggressore cerca di usare la forza per avere la meglio, non bisogna cercare di opporsi con altrettanta forza, ma bisogna invece far andare a vuoto la forza di chi aggredisce, per poi usarla contro di lui (come dice il principio successivo).

  • Usa la forza dell'avversario

Con l'allenamento si impara che, assorbendo la forza dell'avversario, il nostro contrattacco diventa molto più potente, perché incameriamo la sua energia nei nostri arti, come molle che vengano compresse; siamo poi in grado di restituire tale energia una volta che queste "molle" vengano rilasciate.

  • Somma la tua forza alla forza dell'avversario

Oltre all'energia incamerata dal contatto con l'aggressore, nei nostri colpi scarichiamo anche tutta la forza che abbiamo a disposizione.


 Oltre gli otto principi esitono altri principi altrettanto fondamentali:

  • Il principio della linea centrale.
  • Il principio di simultaneità di attacco e difesa, allo stesso tempo difendere e attaccare.
  • Il principio del cuneo.
  • Il principio della "raffica continua".
  • Il principio della molla.
  • Il principio dei quattro cancelli.
  • Il principio del gomito fisso o teoria del gomito nascosto

 

 
 
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